Delegazione comunale di Casarsa
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Storia del Territorio
Cav. Evelino Anese
Delegato Comunale
Il territorio del comune di Casarsa della Delizia risulta abitato fin dall’antichità. La più antica testimonianza abitativa nel territorio casarsese è stata identificata presso la località Boscat, a est di San Giovanni, dove sono stati rinvenuti i resti di un castelliere, un’antica opera fortificata presente anche in altre parti del Friuli. Notizia più certe invece si hanno del periodo romano, quando la via Postumia e la via Giulia s’intersecavano nei pressi del territorio casarsese: l’incontro tra le due direttrici favorì lo sviluppo di un punto di sosta, presto trasformatosi in villaggio. Nei campi attorno agli abitati di Casarsa (in specie verso nord) e San Giovanni sono stati ritrovati molti frammenti di epoca romana: cocci di vasellame, monete e un campanellino, per la maggior parte conservati ora nel museo civico di San Vito al Tagliamento. Con le invasioni barbariche, il territorio casarsese, come il resto della regione, vide la calata dei Longobardi. Dalle distruzioni, continuate poi nei secoli da ricordare quelle terribili degli Ungari e dei Turchi), pare certo derivi il nome di Casarsa, dal latino casam arsam (“casa bruciata”, “distrutta”). Il potere della Chiesa riportò l’ordine: dopo l’anno 1000 il territorio era di certo sotto il controllo della diocesi di Concordia e della Abbazia di Sesto al Reghena. Il tardo medioevo e il rinascimento hanno lasciato numerose testimonianze nelle chiese del territorio. Oltre che nei due centri principali (a Casarsa nella chiesa di Santa Croce, con affreschi del Pordenone e di Pomponio Amalteo, e a San Giovanni nella Loggia del XIV secolo con archi gotici), meritano una visita le chiese di Versuta, San Floreano e Sile. In secoli più recenti, Casarsa e San Giovanni sono passate sotto la dominazione veneziana, hanno vissuto il passaggio delle armate napoleoniche per poi, fino alla terza guerra d’indipendenza (1866), essere governate dall’Impero Austriaco, sotto il quale i due centri iniziano ad avere un’amministrazione comune. Dopo l’annessione al Regno d’Italia, un regio decreto aggiunge l’appellativo “della Delizia” al nuovo comune. Il secolo XX vede Casarsa e San Giovanni vivere le vicende delle due guerre mondiali. Dopo l’armistizio del 1943 e l’annessione della regione al terzo Reich, Casarsa conosce le durezze dell’occupazione nazista e dei bombardamenti degli Alleati sulla ferrovia. Ma in quegli stessi anni, il giovane Pier Paolo Pasolini, rifugiatosi con la famiglia nella casa materna a Casarsa, e successivamente sfollato a Versuta, vive un intenso periodo della sua vita. Dal dopoguerra in poi, il territorio si arricchisce: inizia una nuova fase dell’attività agricola, si avvia l’industrializzazione, le caserme fanno arrivare molti giovani da ogni parte d’Italia. Da punto di partenza per la diaspora friulana nel mondo, Casarsa della Delizia si ritrova ora ad essere terra d’accoglienza per numerosi immigrati.
Uno scorcio di Casarsa